Preparare il Passaggio da Allievi ad Aspiranti/Giovani nello Sci Alpino: Asset e Strutture

Preparare il Passaggio da Allievi ad Aspiranti/Giovani nello Sci Alpino: Asset e Strutture

di Enrico Clementi

Una Transizione Critica

Il passaggio dalla categoria Allievi (U16) alla categoria Aspiranti/Giovani (U18) rappresenta una fase cruciale nella carriera di un atleta di sci alpino. Le principali sfide di questa transizione includono:

  • Maggiore competitività: livello tecnico, fisico e mentale più elevato, e valutazione appropriata di abilità e competenze tecniche acquisite (talento e lavoro pregresso).
  • Gestione del doppio impegno sport-scuola: maggiore richiesta organizzativa.
  • Aspetti psicologici: pressione delle aspettative e gestione delle sconfitte.
  • Corretta valutazione delle risorse, materiali e immateriale, e definizione appropriata di finalità e obiettivi.
  • Elevato rischio di drop-out: tasso di abbandono tra il 20% e il 30%.

Per mitigare questi rischi, è essenziale un percorso strutturato che integri preparazione tecnica, fisica e mentale, culturale sportiva, basato su un framework flessibile e personalizzabile.


Il Modello SALT: Un Quadro di Riferimento

Il modello SALT è uno strumento orientativo a valenza didattica, che fornisce una guida per accompagnare gli atleti nella loro crescita sportiva.

FaseObiettivo Primario
Allenarsi all’allenamento (12-16 anni)Sviluppo delle basi tecniche, fisiche e mentali, con un focus sulla multilateralità.
Allenarsi a competere (16-18 anni)Consolidamento delle abilità in gara, gestione dello stress e costruzione di routine pre-gara.
Allenarsi a vincere (18-20+ anni)Ottimizzazione della performance, programmazione sempre più personalizzata.

L’obiettivo non è imporre schemi rigidi, ma fornire una base flessibile da adattare alle esigenze di ogni atleta, avendo chiari i limiti del “lungo termine” al di fuori del contesto didattico. Cfr. Clementi & Ravetto, L’Abbassamento dell’Età della Peak Performance nello Sci Alpino: la Rivoluzione dei “Tech Riders” (Ivi, gennaio 2025).


Framework Operativo: Definizione degli Obiettivi

Per garantire una transizione efficace, gli obiettivi devono essere chiari, misurabili e adattati alle caratteristiche individuali.

1. Personalizzazione degli Obiettivi

FattoreElementi da considerare
FisicoCrescita muscolare, coordinazione, sviluppo atletico.
MentaleResilienza, gestione dello stress, vari tipi d’intelligenza.
TecnicoAttitudini dell’atleta, feeling nelle discipline.
ContestualeCarico scolastico, accesso ai sistemi d’allenamento e gara, supporto familiare.

2. Struttura degli Obiettivi

  • Obiettivi di processo: migliorare dettagli tecnici a implementare visione (tattica).
  • Obiettivi di performance: raggiungere una relativa stabilità nei risultati di gara, con margini prossimali di miglioramento.
  • Obiettivi di risultato: punteggi FIS, piazzamenti o podi, senza tuttavia fare di questi l’unico riferimento.

3. Griglia di Monitoraggio

AreaPunti di ForzaAree di MiglioramentoAzioni Concrete
Tecnica
Condizionamento Fisico
Mentale
Strategica

Aggiornamento ogni 4-6 settimane con allenatore, atleta e altre figure coinvolte per verificare i progressi e ridefinire gli obiettivi.

4. Checklist per i tecnici

  • L’obiettivo è realistico e adattato all’atleta? Il “perché” di una determinata indicazione o scelta, è attendibile?
  • Il percorso tiene conto delle differenze di sviluppo tra maschi e femmine e del rapporto tra età biologica e anagrafica (RAE)?
  • Sono stati forniti strumenti concreti per lavorare sugli obiettivi? Ossia, è stato svolto un adeguato lavoro di “mentalizzazione” dell’atleta?
  • È previsto un monitoraggio continuo per adattare la programmazione? Anche in base a variabili non strettamente rilevabili e programmabili di tipo percettivo.

Monitoraggio e Strumenti di Verifica

Per tutelare il talento e massimizzare il lavoro svolto in età giovanile, è fondamentale monitorare i progressi e adattare la programmazione in tempo reale. Strumenti pratici includono:

Test fisici e tecnici: valutazioni su forza, resistenza e tecnica sugli sci.

Diari di allenamento: registrazione delle sensazioni e della qualità delle sessioni.

Feedback tecnici e videoanalisi: revisione strutturata delle performance.

Incontri periodici: confronto con atleta e staff, ma anche dirigenti e famiglie, per ridefinire obiettivi e strategie.

L’intervento tempestivo è cruciale per evitare che una difficoltà si trasformi in un problema strutturale. E ancora di più un approccio preventivo è strategico: non si lavora sulla difficoltà evidente, ma preventivamente ad essa.


Conclusioni: Strategie per un Passaggio di Categoria Efficace

Per garantire una transizione solida da U16 a U18, suggeriamo quindi di:

✅  Personalizzare la pianificazione: adattare carico di lavoro e obiettivi individuali, in funzione di variabili non solo quantitative, ma qualitative e percepite.

✅  Sviluppare competenze mentali: resilienza, gestione emotiva, autonomia, cultura agonistica  e sportiva.

✅  Monitorare costantemente: raccolta dati e feedback per migliorare il processo, e sistemi di rilevazione neuro e psicobiologici adeguati.

✅  Migliorare la comunicazione: garantire il dialogo chiaro tra tecnici, atleti, famiglie, dirigenti, e favorire il circolo delle competenze.

✅  Definire obiettivi progressivi: crescita graduale senza pressioni eccessive, ma su obiettivi rilevanti e in qualche modo verificabili (SMART).

La finalità del costrutto è quella di formare  atleti autonomi, consapevoli e resilienti, capaci di affrontare la transizione con successo e continuità. Ma anche quella di tutelare il talento, accompagnarlo nel processo di crescita, e massimizzare il lavoro quantitativo svolto nelle fasi pregresse della formazione.

[…] per attività di consulenza, di studio e formative v. alla pagina Contatti

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