Sci alpino e fattori prestativi, dalla psicologia della prestazione all’educazione: il self empowerment
Un approccio educativo alla prestazione umana, date le caratteristiche dello sci alpino, è un approccio “a lungo termine” e che tiene conto della natura relazionale della persona-atleta, del suo essere in contesto (approccio ecologico).
Non esistono “vie brevi” o approcci sintetici al mentale, né schematismi o rappresentazioni, se non in chiave didattica.
Un approccio educativo al mentale è inoltre un approccio che tiene conto della natura integrativa e integratrice dell’essere umano, che si esprime nell’influenza reciproca di dimensioni diverse.
La meta di qualsiasi percorso educativo o formativo, anche nello sport, è sempre uno sviluppo globale della persona umana, attraverso un rafforzamento delle competenze e dell’identità.
Anche quando il processo è orientato verso un risultato e un obiettivo particolare, il self empowerment – come ricorda @ Stefano Gheno – è comunque una meta-competenza, il cui ambito d’azione è quello della generatività; rendendo la persona non solo capace di gestire efficacemente un compito, ma più capace di generare possibilità per sé e per altri.
I paragrafi tematizzano:
- Lo sci alpino come apprendimento,
- il “potenziale umano” riletto in chiave non solo prestativa, ma educativa – Il potenziale umano come competenza,
- il cambiamento come componente empirica dell’educazione – L’orientamento al cambiamento,
- un’accezione del mentale nello sci alpino finalizzata a uno sviluppo globale della persona-atleta (self empowerment) – Ripensare il mentale nello sci alpino.
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