L’allenamento mentale nello sci alpino

Questo manuale è rivolto principalmente a ragazzi/atleti e maestri/allenatori di scuole sci e sci club. In definitiva però è rivolto a chiunque – tec­nico sportivo di altre discipline invernali, sciatore attivo non atleta – intenda orientarsi nel complesso mondo del mental training e del coaching mentale.

Sia il training che il coaching hanno una loro collocazione nella crescita dei contesti organizzativi (lo sci club e la scuola sci lo sono) o dei singoli e avere chiare le analogie e le differenze può aiutare nel gestire la funzione formativa. Se il training è propriamente un trasferimento delle conoscenze, il coaching è finalizzato ad un aumento delle stesse in chi già possiede capacità e visione.

Che si parli di sport, di contesti organizzativi, di attività di supporto generiche a singoli e gruppi, il passaggio da attività e pratiche pre­valentemente strutturate e formali (training), ad altre meno strutturate e formalizzate (coaching), è quindi parte di un continuum che può/deve essere utilizzato nelle due direzioni e a seconda degli obiettivi.

Questo non solo perché è sempre possibile l’utilizzo di nuovi contenuti, ma anche e soprattutto perché se il training ha un orientamen­to più cognitivo, perché “narrativo”, il coaching investe maggiormente la parte emotiva ed è incentrato sul domandare.1

Il manuale muove secondo premesse di tipo educativo e a partire dal presupposto che lo sport in genere e lo sci alpino in particolare, come vedremo a breve, è un apprendimento; che, al pari di altri, è caratterizzato da:

– processualità e tempistiche,

– assenza di linearità (non necessariamente a un antecedente, segue un conseguente e possono bene darsi battute d’arresto, stalli, regressioni in alcune fasi, piuttosto che scarti in avanti),

– interferenze tra dimensioni diverse (cognitivo-emotiva, relazionale-sociale, ambientale),

– difetti (o gap) di carattere metodologico, a carico del maestro/allenatore o di altre figure di supporto tecnico.

In questo senso le proposte pratiche, qui articolate in moduli composti da schede sintetiche di tipo teorico e tracce per l’allenamen­to delle abilità mentali, sono subordinate all’impostazione d’insieme, che da un lato – come detto – privilegia l’approccio educativo, dall’altro si avvale di idee e strumenti derivati dalla psicometria, là dove assume metodi d’indagine psicologica finalizzati alla valuta­zione del comportamento (assessment, test e schede adattate di valutazione delle prestazioni).