di Enrico Clementi
Introduzione
Nel contesto dello sci alpino agonistico, l’apprendimento può essere inquadrato attraverso due approcci distinti: l’approccio esecutivo, focalizzato sulla ripetizione e sull’acquisizione di automatismi, e il modello interpretativo, che enfatizza la creazione di rappresentazioni mentali e l’adattamento creativo alle situazioni. Bilanciare questi approcci è fondamentale per promuovere una crescita completa dell’atleta. Questo articolo offre spunti pratici per allenatori, genitori e atleti, incoraggiando modalità educative differenziate in base alle caratteristiche individuali.
Approccio Esecutivo: Caratteristiche e Impatti
L’approccio esecutivo si concentra su:
- Ripetizione e Automatismi: L’atleta acquisisce abilità attraverso la ripetizione costante, mirando a interiorizzare movimenti specifici fino a renderli automatici.
- Apprendimento Associativo: Si basa su un meccanismo diretto stimolo-risposta, dove l’apprendimento avviene tramite l’associazione tra una situazione specifica e la reazione appropriata.
- Orientamento al Risultato: L’attenzione è rivolta principalmente alla performance misurabile e all’efficienza nell’esecuzione.
Questo approccio è utile nelle fasi iniziali dell’apprendimento per stabilire una solida base tecnica, ma può risultare limitante se non integrato con strategie che promuovano l’adattabilità e la creatività.
Modello Interpretativo: Una Prospettiva Complementare
Il modello interpretativo, che potremmo anche definire esplorativo o “generativo”, enfatizza:
- Creazione di Rappresentazioni Mentali: L’atleta sviluppa una comprensione profonda delle situazioni, creando mappe mentali che guidano le decisioni e le azioni.
- Adattamento Creativo: Si incoraggia l’atleta a trovare soluzioni innovative e a rispondere in modo flessibile alle variabili ambientali e situazionali.
- Apprendimento Implicito e Situato: L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza diretta e l’interazione con l’ambiente, spesso in modo non intenzionale ma emergente dalle circostanze.
Questo approccio favorisce lo sviluppo di atleti “interpreti”, capaci di adattarsi e innovare in risposta alle sfide impreviste.
L’atleta esecutore e l’atleta interprete: indicatori
Elenco degli indicatori che permettono di individuare le caratteristiche dell’atleta, al fine di integrare strumenti e pratiche di sostegno.
Focalizzazione sul compito:
- Precisione esecutiva – Attenzione alla correttezza tecnica e alla riproduzione fedele del gesto.
- Efficienza e ripetibilità – Capacità di eseguire il compito in modo stabile e coerente nel tempo.
- Orientamento al risultato – Priorità all’output misurabile, con focus sulla performance immediata.
- Controllo attentivo ristretto – Concentrazione su elementi specifici, con minore apertura alla variabilità e all’improvvisazione.
Focus generativo:
- Flessibilità e adattabilità – Capacità di modificare strategie e soluzioni in base al contesto e alle sensazioni.
- Sperimentazione consapevole – Tendenza a esplorare varianti del gesto o del compito per ampliare il repertorio motorio e cognitivo.
- Apprendimento euristico – Ricerca autonoma di nuove possibilità, valorizzando intuizione e creatività nel processo di miglioramento.
- Ampiezza attentiva – Capacità di integrare stimoli diversi (interni ed esterni), mantenendo una visione più globale dell’esperienza.
Strategie Pratiche per Allenatori, Genitori e Atleti
- Allenatori:
- Creare Situazioni Variabili: Progettare sessioni di allenamento che introducano variabili impreviste, stimolando l’atleta a adattarsi e a trovare soluzioni autonome.
- Promuovere la Riflessività: Incoraggiare gli atleti a riflettere sulle proprie performance, analizzando le decisioni prese e le alternative possibili.
- Evitare l’Ipercorrezione: Lasciare spazio all’atleta per sperimentare e apprendere dagli errori, senza intervenire eccessivamente con correzioni immediate.
- Genitori:
- Valorizzare il Processo di Apprendimento: Riconoscere e apprezzare gli sforzi dell’atleta nel risolvere problemi e adattarsi, piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sui risultati.
- Supportare l’Autonomia: Incoraggiare l’atleta a prendere decisioni indipendenti e a sviluppare fiducia nelle proprie capacità interpretative.
- Atleti:
- Sviluppare Consapevolezza Situazionale: Allenarsi a percepire e interpretare le diverse condizioni ambientali e di gara, adattando di conseguenza le proprie strategie.
- Abbracciare l’Errore come Opportunità: Considerare gli errori come occasioni di apprendimento e crescita, analizzandoli per migliorare le future performance.
Conclusioni
Nel percorso di crescita di uno sciatore agonista, la modalità di apprendimento e il profilo cognitivo dell’atleta influenzano profondamente l’efficacia degli allenamenti. Atleti con caratteristiche diverse – in termini di attenzione, adattabilità e modalità di elaborazione delle informazioni – necessitano di approcci differenziati per sviluppare abilità complementari a quelle già possedute.
Un allenamento basato esclusivamente sulla precisione esecutiva e sulla ripetizione del gesto tecnico può risultare efficace in condizioni standardizzate, ma rischia di limitare la capacità di adattamento e risposta a situazioni impreviste. Affiancare al focus sul compito un approccio generativo, invece, consente di sviluppare flessibilità, sperimentazione consapevole e apprendimento euristico.
Per favorire una crescita completa, è utile integrare strategie che amplino il repertorio motorio e cognitivo, stimolare l’atleta a uscire dalla propria zona di comfort e offrirgli margini di autonomia decisionale. Questo non solo migliora la performance, ma rende il gesto tecnico più adattabile e sostenibile nel tempo. In quest’ottica, il coaching non si limita alla trasmissione di abilità, ma diventa un processo che guida l’atleta a imparare in modo situato e dinamico, favorendo un equilibrio tra rigore tecnico e creatività adattativa.
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