Contesti formali

Istruzione formale ed educazione non-formale: l’educatore come “facilitatore”

Foto di Francesco Galli https://francescogallistudio.com/

Abstract draft for IUL Research, aree 2, 3. “Spazi educativi e benessere”, “Spazi educativi e inclusione” https://www.indire.it/2022/02/16/iul-research-call-for-abstracts-ambienti-di-apprendimento-innovativi-ripensare-gli-spazi-della-scuola/

In Europa, la maggior parte dei cittadini ha ricevuto nella propria vita una qualche forma di scolarizzazione.

Questa istruzione scolastica, in contesti formali, si basa normalmente su una relazione “verticale” tra studente e insegnante: colui che possiede la conoscenza e la trasmette (insegnante) e colui che la riceve (discente).

L’insegnante per lo più trasmette le proprie conoscenze sotto forma di corsi e piani di studio. Alla fine del percorso di apprendimento un documento scritto certifica le conoscenze acquisite dallo studente in base a determinati criteri, ritenuti ufficiali.

L’educazione non-formale, viceversa, può essere sintetizzata con la formula learning by doing, ovvero imparare direttamente sul campo.

La metodologia di apprendimento consiste nell’interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza.

Generalmente non vi sono insegnanti che impartiscono lezioni ex-cathedra: il discente e l’educatore sviluppano insieme conoscenze e competenze, in una relazione “orizzontale”.

L’educatore, o facilitatore, o tutor, può essere più o meno attivo nella costruzione dell’esperienza di apprendimento, al fine di una crescita non settoriale ma globale del discente.

facilitatore

E’ possibile ottimizzare i vantaggi dell’istruzione non-formale attraverso l’utilizzo di diverse metodologie quali “l’educazione tra pari” (Peer Education), il progetto di lavoro, i progetti di mobilità, l’apprendimento cooperativo etc.

I discenti sono al centro del proprio processo di apprendimento e l’educatore, lavorando per le autonomie, svolge una funzione di orientamento e sostegno.

Talvolta si fa confusione tra apprendimento non-formale e informale. Consideriamo “informale” l’apprendimento spontaneo, così come avviene nella vita di tutti i giorni; mentre l’apprendimento non-formale è pianificato e ideato da un educatore o formatore, che offre un supporto attivo durante l’intero processo di apprendimento.